Esistono diversi modi in cui l'uomo reagisce alla perdita storica della propria verità e del proprio senso. Cerchiamo di individuare i principali in ordine di evoluzione, dal più "immanente" al più "trascendente".
1) edonismo e suoi derivati Il modo base, quello che tutti più o meno riconoscono, è l'edonismo: la ricerca continuo di tutto ciò che dà meravigliosi piaceri. Trovi ciò che ti fa godere e passi la vita a procurartelo. Per il 90% delle persone questo andrà più che bene. Vivere tra buon cibo, sport, belle auto, belle fighe, droghe, viaggi. Esistono modi "nascosti" apparentemente lontani dall'edonismo, ma che sono sullo stesso piano: lo scientismo (tutto è scienza, la scienza spiega tutto), il consumismo, l'utilitarismo o tante altre soluzioni. C'è pure chi diventa vegan, chi diventa buddhista, e chi vive per collezionare trenini...
2) daìmon ("il vero te stesso") Gli antichi greci lo chiamavano daimon, tu chiamalo "il vero te stesso" o come vuoi, a seconda di ciò in cui credi. Ognuno di noi, per questioni culturali-sociofamiliari-epigenetiche ha un modo di essere e uno stile di vita in cui si riconosce, in cui "si sente veramente sé stesso". Quali sono le conseguenze? Se ad esempio sei "programmato" per stare in quella che qui viene chiamata LTR, andare in giro a cercare carne da macello con cui trombare (ammesso che tu ci riesca) non ti porterà mai nell'eudamonia - ovvero nella corrispondenza con ciò che sei veramente: ti continuerà sempre a mancare un pezzo. Se il tuo amico ALPHA si tromba una gran patatona bionda nel parcheggio della discoteca, e ti sembra forte e potente per questo, tu potresti pensare che sia quel suo potere a renderlo tale; e invece, paradossalmente, egli è felice perché si sta comportando in modo perfettamente naturale. Lui è nato per quello, riesce a farlo, e PER QUESTO è forte e potente.
3) autodeterminazione Vi è mai capitato che una vocina dentro vi stia dicendo che state facendo una cazzata, eppure... la facciate lo stesso? L'andare contro il proprio daimon, ovvero comportarsi in un modo non attinente con ciò che si è profondamente, porta alla cosiddetta krisis - ovvero necessità di scegliere... scegliere se continuare a seguire le proprie tendenze oppure (con notevolissime difficoltà) cambiare drasticamente rotta. Ebbene sì: sto dicendo che non siamo costretti ad essere ciò che siamo, se ciò che siamo non ci piace. Questa si chiama "autodeterminazione" e di solito, se non viene fatta in maniera saggia, guidata e orientata, può portare al delirio che ha colto alcuni dei guru sopracitati. L'autodeterminazione è la soluzione di più alto profilo possibile per un essere umano, e al tempo stesso la più pericolosa: scegli ciò che vuoi essere, e diventalo, ad ogni costo e senza compromessi.
Ora però arriva la cattiva notizia: non è veramente possibile scegliere tra 1, 2 o 3. A seconda di chi siete, vi fermerete-accontenterete di una o deciderete di andare più su.
Ma allora come fare, dove andare a cercare, dove partire?
Innanzitutto, a 35-40 anni ancora non sai cosa vuoi? Sei ancora perso tra necessità, invidie, e indeterminazioni? Allora la seduzione è l'ultimo dei tuoi problemi, perché....
SE-DUCERE significa condurre l'altro a SE'.
Come diavolo fai a condurre qualcuno a te, se non hai la minima idea di chi sei o di chi vorresti diventare?
Frankso mi chiede giustamente: da dove arrivano sti benedetti bisogni? Come fare a capire chi siamo o cosa dobbiamo essere?
Benvenuto nel viaggio verso te stesso Frankso! Quello verso il famigerato "senso".
Un viaggio che dura una vita, e in cui l'uomo si perde e si ritrova continuamente.
Ora, io non posso far altro che proporti tre attività, tre strumenti molto utili che possano aiutare te (e forse qualcun altro) in questo viaggio, e che valgono per tutti a prescindere da qualsiasi ideologia, religione o altro.
Primo strumento: essere fondativo Quando fai qualcosa, qualsiasi cosa tu faccia: scelte, discorsi, allenati a far sempre scattare un campanellino che ti chiede: "perché lo fai VERAMENTE?"
"Oggi vado a lavoro per fare i soldi" = "che ci voglio fare con i soldi?" "Mi piace quella ragazza" = "quale situazione considererei un successo con quella ragazza, PER ORA?" "Nel pomeriggio vado in palestra" = "chi è il figo a cui voglio assomigliare?"
Fondare la propria vita è uno strumento meraviglioso che ci viene offerto dalla nostra mente. Si può fondare su molte cose. Puoi fondare su un piacere di ora (mangio la pasta perché mi piace)... ...o un desiderio di domani (mangio la pasta perché voglio avere energia per dopo)... ...o una necessità (mangio la pasta perché ho fame)... ...o un gioco-sfida (mangio la pasta perché non mi piace ma voglio vedere se ci riesco)... ...e così via.
Io conosco dodici fondamenti, ma ognuno può ricercare i propri.
Ah... il dogmatico, il religioso, finirà per dire "lo faccio perché lo vuole Dio". Con queste persone, di solito, non è possibile ragionare a meno che non abbiano un'idea matura di Dio.
Secondo strumento: circondarsi di persone eccezionali Avere tanti buoni amici, e buoni maestri. Cerca di frequentare persone eccezionali che possano arricchirti e stimolarti, impedendoti di sprofondare in ragionamenti autoreferenziali che tornano sempre al punto di partenza. Frequenta corsi, conferenze, seminari che ti stuzzichino, sempre con mente aperta e ben disposta ad un cambiamento che sia coerente con il tuo progetto di vita.
(Attenzione: per avere buoni amici e buoni referenti è necessario essere persone umili, generose e bendisposte, con un certo amore per il mondo. E' anche necessario non essere sottomessi a bisogni economici, perché questo trasforma ogni vostra relazione in rapporto di convenienza. Se questo vi manca, pensate seriamente di farvi aiutare con una psicoterapia o altro tipo di aiuto)
Terzo strumento: ricordare l'importanza di Energia e Tempo Oggi concetti come LTR non hanno senso, perché in quanto esseri umani (per quanto schiavi) mutiamo in continuazione e abbiamo più possibilità di scelta rispetto a qualche decennio fa. Di conseguenza, non esiste il "vissero felici e contenti" così come non esistono trombate tanto perfette da darti la pace eterna. Poiché il mutamento è continuo, la conoscenza dell'altra persona dura tutta la vita. Poi se qualcuno a 60 anni starà ancora girando da solo per locali fetish accompagnato da due o tre scoppiate... sinceramente, sono solo cazzi suoi.
Non lasciare che perché altri hanno trovato una soluzione di serie Z ti convincano di essere sbagliato. Domani stesso potresti incontrare una donna che ti piace. Mettere paletti negativi sin dall'inizio significa semplicemente scavare la fossa di quel rapporto con le tue mani. Lo stesso vale per il dire "è la donna della mia vita" senza neanche conoscerla.
Il rapporto con l'altro si vive giorno per giorno, e cambia giorno per giorno tra dubbi, paure ed incertezze. Ciò che è veramente importante è non negarsi, se ne vale la pena. E al tempo stesso non persistere in situazioni inutili, che non ci piacciono, e che sterilmente non prospettano margini di crescita ed evoluzione.
Un filosofo che mi piace molto, Galimberti, fa questa citazione: "L'Amore è continuamente sull'orlo del fallimento"
Se incontri una donna che ti piace facci amicizia, frequentala senza inibizioni, cercando al tempo stesso di essere sempre sveglio, vigile e attento. Attenzione a matrimoni e scelte a lungo termine che non tengono conto del fattore tempo/mutamento. Persone immature, opportuniste, esistono e non possiamo farci niente, sofferenze e delusioni sono inevitabili, così come è inevitabile la morte. Tu sii sempre un UOMO e vai avanti, nonostante tutto, con la forza dell'essere che ti stai costruendo.
Vuoi trombare e basta? Focalizzati sul fare soldi e prova a frequentare delle prostitute (escort) di alto bordo, vedrai che scintille.
Vuoi trombare e basta, ma vuoi anche che lei voglia solo ed esclusivamente te? Vai a fare psicoterapia, subito! Non fare del male a te stesso e agli altri.
In sintesi: non importa che tu scelga di focalizzarti sul piacere edonistico, o che tu trovi il "vero te stesso" e scelga di aderire a quello, o che tu metta in gioco tutto quanto per riscrivere da capo la tua vita. In un modo o nell'altro, sono tutte soluzioni valide.
L'importante è che qualsiasi cosa tu faccia ti renda un uomo solido e fondato, sereno nella tua scelta di vita, generoso e circondato da belle persone.
Quando sarai un UOMO le donne ti cadranno addosso come zanzare (e tra parentesi inizieranno ad occupare moooolto meno spazio nella tua vita e nei tuoi pensieri).
A quel punto LTR FB e stronzate del genere non esisteranno più, saranno morte, sepolte; avrai categorie mentali molto più larghe, e molto più belle.
Per quanto riguarda me, oggi mi trovo nel bel mezzo di una carriera da sogno. Ciononostante, ho recentemente deciso di ri-iscrivermi all'università la prossima estate, per prendere una seconda (difficile) laurea e ricominciare tutto da capo.
Tutto per seguire una vocazione... che viene da dove?
Chissà.
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AuthorSono Vincenzo D. alias The Juggler, esperto in sviluppo personale. Ho studiato e continuo a studiare e applicare varie discipline: PNL, mentalismo, Pratica Filosofica,Ipnosi conversazionale e Comunicazione. Archives
Dicembre 2014
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